News - venerdì 05 dicembre 2025
L’INAIL ha pubblicato il documento “Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli immigrati”, redatto dalla Consulenza Statistico Attuariale (CSA), che analizza l’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali che coinvolgono i lavoratori nati all’estero in Italia.
L’approfondimento prende in esame il periodo 2019–2023 e offre una fotografia dettagliata delle differenze e delle criticità rispetto ai lavoratori italiani.
Secondo il rapporto INAIL, al 1° gennaio 2024 gli stranieri residenti in Italia sono circa 5,3 milioni, pari al 10% dell’intera popolazione. Si tratta di una componente prevalentemente giovane e attiva, con una forte presenza nei settori produttivi che richiedono manodopera fisica e continua.
Il documento precisa che, nella classificazione INAIL, il lavoratore straniero è identificato in base al Paese di nascita, rilevato tramite codice fiscale.
Nel 2023 sono state presentate 590.215 denunce di infortunio, delle quali 119.159 riguardano lavoratori nati all’estero. Ciò significa che oltre 1 denuncia su 5 coinvolge un lavoratore straniero.
Tra gli infortunati stranieri:
circa 82% proviene da Paesi extra-UE;
circa 18% da Paesi dell’Unione europea.
Nonostante il lieve calo rispetto al 2022, la loro incidenza sul totale resta significativamente superiore alla loro presenza effettiva nel mercato del lavoro.
Il documento INAIL registra per il 2023:
1.147 infortuni mortali complessivi,
220 decessi riferiti a lavoratori stranieri (19,2% del totale),
con una prevalenza di vittime provenienti da Paesi extra-UE.
Si tratta della più alta incidenza dell’ultimo quinquennio, superiore alla media del 17% registrata nel periodo 2019–2022.
Il rapporto evidenzia che la maggiore esposizione degli stranieri ai rischi è legata alla loro concentrazione in attività caratterizzate da elevati indici infortunistici, quali:
edilizia,
trasporti e logistica,
agricoltura,
metalmeccanica e industrie di trasformazione.
Nel 2023 oltre il 70% degli infortunati stranieri è di sesso maschile; questa quota raggiunge il 93% nei casi mortali.
Dal rapporto emergono alcune dinamiche rilevanti:
nel 2020 gli infortuni dei lavoratori stranieri diminuiscono dell’8,3% a causa della pandemia;
nel biennio 2021–2022 si registra un forte aumento, pari a circa il 23%;
nel 2023 si osserva un nuovo calo di circa il 3%.
Per i lavoratori italiani il trend è simile, ma con oscillazioni più marcate, culminate nel calo del 19% delle denunce registrato nel 2023.
Nel 2023 sono state denunciate 72.610 malattie professionali.
I casi riguardanti lavoratori stranieri sono 6.009 (l’8,3% del totale), con un incremento significativo rispetto al 2022:
+31,5% per i lavoratori provenienti da Paesi extra-UE;
+25,1% per quelli provenienti da Paesi UE.
Le patologie più diffuse comprendono disturbi muscolo-scheletrici, sovraccarichi biomeccanici, malattie osteoarticolari e ipoacusie. I settori agricolo e manifatturiero presentano le incidenze più elevate.
Il report INAIL mette in evidenza come i lavoratori stranieri risultino più esposti ai rischi per diversi motivi:
maggiore presenza in mansioni operative e faticose;
possibile difficoltà linguistica nella comprensione delle misure di prevenzione;
frequente inserimento in settori a rischio medio-alto;
contratti di lavoro spesso meno stabili, che comportano minore continuità formativa.
Per le aziende ciò significa che la formazione, l’addestramento e la sorveglianza devono essere calibrati con attenzione, prevedendo strumenti comunicativi efficaci e, quando utile, anche multilingua.
CBR supporta le imprese nella gestione della sicurezza attraverso:
corsi di formazione e aggiornamento specifici, anche destinati ai lavoratori stranieri;
predisposizione e aggiornamento del DVR;
analisi dei rischi e affiancamento operativo nei settori più esposti;
programmi di addestramento pratico per mansioni ad alta criticità.
L’obiettivo è promuovere una reale cultura della prevenzione, ridurre infortuni e tecnopatie, e tutelare la salute dei lavoratori garantendo allo stesso tempo la continuità aziendale.
INAIL – Consulenza Statistico Attuariale (CSA)
Documento: “Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali degli immigrati – Analisi 2019–2023”
Autrici: Altimari, Brusco, D’Amario, Romualdi, Veronico
Anno: 2025
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